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Il comportamento predatorio nei riguardi dei bambini |
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autore: Lorella Notari |
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Il comportamento predatorio fa parte dei comportamenti normali del cane
ma, se diretto verso i bambini, può creare dei grossi problemi
se non delle tragedie.
In questultimo caso laggressione è scatenata dal tipo di movimento che i bimbi piccoli hanno, dalla loro dimensione e anche dal tipo di suoni che emettono. Il comportamento predatorio non può essere considerato come una espressione di aggressività: è solo un modo per procurarsi il cibo. I cani che predano i bambini, e di solito lo fanno con bambini piccoli, sotto i 3-4 anni, sono spesso soggetti che predano anche gatti, cagnolini di piccola taglia, conigli e piccoli roditori. Se laggressione è di tipo predatorio il cane non ringhia, non abbaia forte ma piuttosto "punta", si mette in agguato per poi lanciarsi allattacco della preda direttamente o con balzi ripetuti. Se la preda reagisce come tale, e cioè scappa o tenta di divincolarsi strillando, listinto del cane lo porta a identificare sempre di più il bambino con una preda. Se invece il bambino smette di comportarsi come una preda e rimane tranquillo o addirittura non fugge ma si rivolge al cane chiamandolo per nome qualche volta questi si "blocca" visibilmente in preda a un conflitto. E come se pensasse: "ma questo cosè, un essere umano e cioè un quasi-membro della mia specie o una preda?" Mano a mano che i bimbi crescono somigliano sempre di più alluomo che il cane conosce e la sua percezione del bambino-preda cambia. Questo risolve il problema per i bambini della famiglia, ma non per i bambini in generale. E possibile affermare che lunico modo per prevenire laggressione predatoria contro bambini piccoli è impedire che il cane li veda o porre delle barriere fisiche invalicabili nel caso fosse impossibile impedire il contatto visivo. Non lasciare mai i bambini sotto i 6 anni soli con i cani è una regola che va sempre rispettata, anche con il cane più docile e mansueto. |
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