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Il controllo degli spazi

autore: Lorella Notari

Perché è importante che il nostro cane riceva il messaggio che il controllo dello spazio spetta ai padroni? La risposta è molto semplice: perché la maniera "canina" di controllare e delimitare il territorio può risultare sgradita, se non pericolosa, in molte occasioni.
Sia punto di vista del cane che dal nostro punto di vista tutte le risorse disponibili, spazio ( o territorio) compreso, dovrebbero essere gestite e controllate ma spesso questi due diversi punti di vista non coincidono e il cane percepisce certe risorse come fuori controllo e ne assume lui stesso la difesa. Per esempio la marcatura con urine, comportamento assai sgradevole se messo in atto fra le mura domestiche, può avere significato di delimitare il territorio, e quindi di affermare il proprio controllo su di esso.
Altro esempio è l’aggressività nei riguardi degli estranei o addirittura l’aggressività nei riguardi dei proprietari stessi se questi si avvicinano a uno spazio che il cane ritiene essere di suo possesso ( un divano, una poltrona, il letto, la cuccia).
Se il cane mostra comportamenti sgraditi legati al controllo del territorio è necessario dimostrargli, senza usare la forza ma dandogli le informazioni adatte nella maniera adatta, che tale controllo spetta ai padroni.
La prima cosa da fare è mettere il meno possibile il cane in situazioni in cui può sperimentare di essere in grado di "scacciare gli intrusi" o chi lo disturba in generale.
Cani anche di piccola taglia che si abituano ad abbaiare quando qualcuno passa davanti al cancello o davanti alla finestra sviluppano la convinzione che le persone (o altri cani) si allontanano in conseguenza del loro abbaiare, cioè del loro mostrarsi aggressivi. Essi non sono in grado di comprendere che le persone si allontanerebbero comunque perché stanno semplicemente "passando di lì" e, con il passare del tempo, la loro convinzione che quel comportamento funziona si rafforza. Questi cani possono in certi casi sviluppare un comportamento che li induce a mostrare aggressività, e magari a mordere, sia quando gli ospiti arrivano in casa che quando fanno l’atto di andarsene. Un altro comportamento che spesso si accoppia a questa convinzione di essere in grado di scacciare gli estranei è la marcatura urinaria, anch’essa dimostrazione di controllo e del proprio status sociale. Spesso cagnolini di piccola taglia molto eccitati se non aggressivi fanno pipì quando qualcuno entra o esce di casa o passa davanti alla finestra o al cancello. Allo stesso modo capita che urinino sugli angoli del letto o del divano dove riposano ( e magari dove ringhiano se qualcuno si avvicina). Questo urinare è un misto di autoaffermazione e eccitazione e qualche volta lo fanno anche sulla gamba dell’ospite che arriva.

Che fare?

  1. non lasciare che il cane continui a trovare conferma che il comportamento funziona, e quindi non lascialo solo in postazioni di controllo come una stanza con al finestra sulla strada o una parte del giardino che da su un luogo di passaggio.
  2. Abituare il cane a "cedere il posto" nelle diverse situazioni. Per esempio farlo scendere ogni tanto dal divano e sedersi al posto suo, farlo uscire da una stanza per poi occuparla noi anche se non c’è nessuna ragione particolare, passare sempre per primi dalle porte, dai cancelli e attraverso gli spazi ristretti. Naturalmente se il cane ha già mostrato comportamenti aggressivi ed è un cane potenzialmente pericoloso (di grossa taglia) bisogna evitare di confrontarsi in maniera diretta. Per questi casi è necessaria una strategia più complessa che deve essere messa in atto sotto il controllo di un terapista comportamentale.
  3. Accogliere sempre per primi gli ospiti e raccomandare loro di non salutare il cane prima delle persone. Anche i membri della famiglia dovrebbero sempre evitare di salutare il cane prima delle persone.
  1. Non mettere la cuccia del cane in una posizione di controllo ( vicino all’ingresso o in una zona da dove può controllare chi entra e chi esce) e non consentire al cane di scegliersi una postazione di controllo per riposare o passare la maggior parte del suo tempo.

 

Certo può suonare strano dover dire ogni tanto al proprio cane "sciò, fuori, qui ci resto io" senza nessuna ragione particolare, o evitare di rispondere immediatamente ai saluti festosi di Fido quando si rientra in casa . Anche far scendere un delizioso cagnolino da una comoda poltrona o dal letto può sembrare un’inutile crudeltà ma questi messaggi sono importanti per trasmettere al cane in maniera chiara che non deve preoccuparsi di controllare il territorio con abbai, ringhi e magari spruzzi di urina perché siamo noi i responsabili di tale controllo.