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Pipì in casa: perchè e come rimediare

autore: Lorella Notari

I motivi per cui un cane fa pipì dove non dovrebbe possono essere moltissimi, i principali sono:
1. Problema di salute fisica. Malattie dell'apparato urinario come le cistiti possono causare la necessità di urinare frequentemente, diabete e insufficienza renale possono aumentare la quantità di urina prodotta e quindi l'esigenza di urinare, altri tipi di malattie ormonali come il Morbo di Cushing possono aumentare la sete e il bisogno di urinare, infezioni dell'apparato genitale nella femmina aumentano la sete e quindi il bisogno di urinare…insomma nel dubbio la prima cosa da fare è rivolgersi al veterinario per escludere un problema di salute

2. Non corretta educazione. Il cane non è stato correttamente abituato a sporcare fuori, ritrova l'odore della sua urina e delle feci in casa ed è stimolato a rifare i bisogni all'interno . Il cane può non aver sviluppato una adeguata e completa preferenza per un substrato esterno e mantiene una preferenza per il pavimento di casa, il letto, il tappeto (queste ultime sono superfici assorbenti e quindi spesso preferite al nudo pavimento). A volte abituare il cane a sporcare sui pannoloni (che sono in vendita nei negozi di animali) gli fa sviluppare una preferenza per superfici soffici e quindi potrà urinare su coperte, piumoni, divani ecc. L'abitudine a sporcare fuori va acquisita entro le 15 settimane ma spesso i proprietari di cani di piccola taglia non si impegnano a fondo nell'instaurare una routine regolare in modo da ridurre al minimo la possibilità che il cane sporchi in casa. Questo ovviamente è dovuto al fatto che cani piccoli fanno un volume di feci e urine minore che quindi è più tollerato e questa è la più probabile spiegazione della maggiore incidenza di problemi di non educazione in soggetti di piccola taglia. Nel capitolo della non corretta educazione va menzionato il fatto che qualche volta capita che i padroni, punendo il cane quando urina in casa, ottengono di insegnargli a urinare solo di nascosto. Quando si punisce un cane perché sta urinando dove non deve si corre sempre il rischio che il cane capisca che il padrone non vuole che sporchi in sua presenza. Questo comporta che il cane non urina in passeggiata ma attende di non essere visto per fare i bisogni.

3. Marcatura territoriale. Tipica del maschio ma anche della femmina in calore. Maggiormente colpiti sono i mobili e gli stipiti vicini ai luoghi di passaggio, e le zone che maggiormente "odorano" di proprietario. A volte anche i visitatori vengono onorati di uno spruzzo di urina sulla gamba. Anche questo problema è molto più frequente nei cani di piccola taglia anche perché è più facile che le prime volte non vengano scoperti e i loro spruzzi lasciano tracce odorose che poi fungono da stimolo. La marcatura territoriale è anche una sorta di "sfogo" , tipica di cani facilmente eccitabili.

4. Minzioni emotive. Questo tipo di emissione di urina è legata a uno stato di sofferenza dell'animale e può essere un sintomo di ansia. Alcuni cani sporcano in casa solo quando il padrone è assente e questo può essere un sintomo di ansia da separazione, una vera e propria patologia da affrontare seriamente.
CHE FARE? Naturalmente la soluzione del problema dei cani che sporcano in casa va scelta a seconda della motivazione alla base di questo comportamento. I cani con problemi di salute devono essere immediatamente curati prima di tutto per il loro benessere e poi anche perché più il cane urina in casa più sarà stimolato a farlo in futuro anche se il problema di salute di base si risolve.
L'inadeguata educazione va corretta il prima possibile e, in sintesi, ecco che cosa si deve fare:
· Pulire accuratamente dove il cane ha sporcato senza usare né ammoniaca né candeggina. Usare un disinfettante organico concentrato, sciacquare e poi strofinare con alcool a 95 gradi. Pulire quando il cane non vede
· Non sgridare il cane se si trovano urine e feci in casa. Ignorarlo completamente e pulire quando non vede.
· Se il cane urina su divani e letti e non se ne può impedire l'accesso coprire con un telo di plastica per almeno 2-3 settimane. Prendere l'abitudine di nutrire il cane sul telo posto sul letto stesso aiuta a evitare le recidive una volta tolto il telo
· È importantissimo prendere tutte le precauzioni per evitare che il cane senta il bisogno di urinare quando si trova in casa e quindi bisogna uscire con lui regolarmente dopo che ha mangiato, si è svegliato, ha giocato e ha fatto un pisolino. Nel periodo dell'educazione può essere necessario uscire anche 8-10 volte al giorno.
· Ogni volta che il cane urina fuori casa nel luogo desiderato lodarlo avendo cura di cominciare a premiarlo con la voce quando ha quasi terminato di sporcare o subito dopo che ha terminato. Farlo prima potrebbe interromperlo.
· Tenere il cane in un luogo ristretto quando nessuno lo controlla durante il periodo dell'educazione. Un posto piccolo in cui ci sarà la sua brandina, la ciotola del cibo e quella dell'acqua lo inibirà dall'urinare perché i cani non amano sporcare dove mangiano e dormono. Inoltre se non avrà accesso a tutta la casa non sarà stimolato dall'eventuale odore residuo dei precedenti bisogni.
· Per evitare che sporchi la notte unire la precauzione di metterlo in un posto piccolo ( un angolo della cucina ristretto da un cancelletto per bambini, una gabbia…) e di dare l'ultimo pasto almeno 2 ore prima dell'ultima uscita.

Le marcature urinarie spesso insorgono verso i 7-8 mesi e risolvere questo tipo di problema può risultare molto difficile. Da una parte occorre che il padrone impari a controllare il cane e dargli fiducia in modo da diminuire la sua necessità di controllare il territorio, dall'altra può essere necessaria la castrazione per diminuire l'esigenza di marcare. L'aiuto del proprio veterinario e la consulenza di un esperto in comportamento sono indispensabili.

Se il problema di sporcare in casa è dovuto a uno stato di sofferenza psicologica del cane e accade principalmente quando viene lasciato solo o in situazioni particolari il proprietario dovrà prontamente rivolgersi al suo veterinario per essere messo in contatto con un terapista comportamentale.